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Cos’è la gonorrea, che sintomi causa nell’uomo e nelle donne e come si cura

La gonorrea è una malattia a trasmissione sessuale di origine batterica, la seconda più diffusa al mondo dopo la clamidia. Si stima che questa patologia sia asintomatica nel 50% delle donne e nel 20% degli uomini, contribuendo così alla sua propagazione. Per combatterla è importante conoscere cos’è la gonorrea, come si prende, a chi si trasmette e come si possa curare.

Cos’è la gonorrea e come si trasmette

Il responsabile di questa infezione, che prende anche il nome di blenorragia, è un batterio chiamato Neisseria gonorrhoeae, che prolifera in habitat umidi. Per questo motivo, le mucose sono l’ambiente ideale per questo microrganismo.

Il contagio avviene nella maggior parte dei casi per via sessuale. Sono diverse le pratiche sessuali tra le cause di questa malattia, e per questo motivo sono diverse anche le zone del corpo che possono essere colpite. Infatti, non è solo il rapporto vaginale ad essere responsabile dell’infezione batterica, ma può avvenire anche tramite sesso orale e rapporti anali, con conseguenti cause a livello della mucosa della bocca (in particolare della lingua e della gola) e del retto. Fare clic per visitare il unafarmacia24.com della farmacia online per visualizzare l’elenco dei farmaci.

Esistono però anche altri modi per essere contagiati. È possibile, infatti, essere infettati tramite l’impiego di biancheria o sex toys contaminati, cioè con trasmissione indiretta. Questa casistica, però, risulta limitata rispetto ai contatti diretti. Inoltre, anche i neonati possono contrarre questo disturbo dalla madre, già in gravidanza o -più facilmente- durante il parto. Oltre ad aumentare il rischio di parto prematuro e aborto spontaneo, questa malattia causa nel nascituro una severa congiuntivite, anche se questa è ormai scomparsa grazie alla profilassi antibiotica oggi di routine nei paesi industrializzati.

Prevenire è meglio che curare: come evitare questo disturbo

L’unica maniera di evitare quest’infezione è l’impiego del preservativo. Questo però non ha un’efficacia assoluta, perché qualsiasi contatto con liquido seminale o secrezioni vaginali è fonte di rischio. È inoltre frequente l’associazione tra gonorrea e clamidia, perché entrambe le patologie derivano da rapporti non protetti.

Coloro che hanno una vita sessuale attiva con partner differenti dovrebbero, per evitare questa tipologia di disturbi, svolgere degli accertamenti medici frequenti. Inoltre, se si scopre di soffrire di gonorrea, è bene sospendere l’attività sessuale e intraprendere una cura, fintanto che non si ha la certezza di una guarigione definitiva. Infatti, il periodo di incubazione ha una durata variabile tra i 2-5 giorni, durante i quali è comunque possibile trasmettere il batterio ai partner sessuali, che potrebbero quindi anche causare una reinfezione successivamente.

Quanto dura l’infezione? Alcune persone possono sperimentare una remissione spontanea dei sintomi, che non ha però il significato di una guarigione. Perciò, quando si sospetta di essere stati contagiati, bisogna assolutamente rivolgersi al medico per la diagnosi e la cura.

Quali sintomi della gonorrea compaiono nell’uomo

Nell’uomo i sintomi della gonorrea si differenziano da quelli nella variante femminile. Il sintomo più evidente è la fuoriuscita dal canale uretrale di liquido, prima incolore e successivamente giallo-verde. A questo sintomo si accompagnano spesso bruciore, difficoltà ad urinare e talvolta gonfiore ai testicoli e dolore al pene durante l’erezione e l’eiaculazione.

Se l’infezione viene trascurata, la conseguenza più grave è dovuta alla possibilità che l’infezione si trasmetta alla prostata e agli epididimi. Nel caso in cui l’infezione in queste aree si aggravi, è persino possibile giungere alla sterilità.

Come si manifesta la gonorrea nelle donne: i sintomi

Le donne sperimentano più raramente degli uomini i sintomi della gonorrea. Infatti, è più frequente che il disturbo sia asintomatico, passando quindi inosservato. Inoltre, la sintomatologia è meno specifica di quella maschile e quindi difficile da differenziare rispetto ad altre infezioni.

I sintomi possono comprendere bruciore durante la minzione e bisogno frequente di orinare, tale da essere facilmente confondibile con una cistite. Altre manifestazioni includono gonfiore genitale, arrossamento e perdite giallastre o ematiche.

Anche in questo caso, se non si procede nel curare il disturbo, è possibile avere complicazioni, sia a causa della tendenza della patologia a divenire cronica, sia legate all’estensione dell’infezione, che può compromettere la fertilità.

Diagnosi e cura della gonorrea

Per diagnosticare la gonorrea è necessario ricorrere al recupero di materiale infetto tramite tamponi nell’area interessata, ma anche tramite esami del sangue se l’infezione è ben estesa. Viene poi praticato un esame colturale e microscopico per verificare quale sia il batterio responsabile e per eseguire un test che identifichi l’antibiotico più adatto. Altre tecniche più innovative impiegano invece l’esame delle urine, individuando anche infezioni che potrebbero non risultare dalla coltura batterica.

Ma come si cura quindi la gonorrea? Sarà il medico ad indicare quale sia la terapia più adatta, anche se solitamente il trattamento prevede di ricorrere ad antibiotici facilmente procurabili in farmacia, tra cui uno dei più diffusi è Zitromax (azitromicina). Spesso è consigliata la combinazione di più farmaci, perché molti ceppi si rivelano resistenti ai medicinali più comuni. Ad esempio, il tuo medico curante potrebbe suggerire di adottare assumere anche l’amoxicillina (venduta con il nome di Augmentin).

La cura farmacologica risolve la gonorrea entro pochi giorni. È però importante che venga intrapresa anche dai partner sessuali per evitare di ammalarsi nuovamente. Solo una volta completata la cura è possibile tornare ad avere rapporti sessuali senza alcun rischio, ma sempre adottando le dovute precauzioni.

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